Busnago e Trezzo sull’Adda sono due paesi della Brianza distanti pochi chilometri l’uno dall’altro. A collegarli è una tranvia a vapore, attiva fin dai primi del Novecento. A dividerli la vocazione produttiva, agricola nel primo, industriale nel secondo. E, negli anni trenta, la politica, perché la quieta località rurale vorrebbe mantenere le proprie radici cattoliche e popolari, mentre il piccolo centro manifatturiero si è lasciato lusingare dal dinamismo fascista. È in questo scenario che nel febbraio del 1931 matura e si consuma rapidamente una piccola vicenda di violenza privata che riassume in maniera esemplare la prepotenza sistematica del fascismo, solo in apparenza mitigata dalla rassicurante retorica del Regime.
Il volume fa parte del progetto I documenti raccontano, promosso da Regione Lombardia in collaborazione con Fondazione Cariplo.
Michele Giordano è nato nel 1952 a Milano. Si è occupato di storia dell’editoria (La stampa illustrata in Italia dalle origini alla grande guerra, 1983), di ricerca bibliografica (Bibliografia dei giornali lombardi satirici e umoristici, 1992) e di informatica applicata agli archivi, nell’ambito della ricerca avviata nel 1997 dalla Regione Lombardia sulle istituzioni storiche del territorio lombardo. Da oltre dieci anni si dedica alla didattica della scrittura scientifica e tecnica in una scuola superiore, ma si è lasciato tardivamente conquistare anche dalla scrittura d’immaginazione (Come i funghi sbronzi d’acqua, 2011).